Per celebrare la Shoah il Comune sabato scorso ha anche abbassato le bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Paola Goggiano, che da adolescente dopo aver letto “Se questo è un uomo”, scrisse all’autore Primo Levi per fargli molte domande, ha letto al pubblico la lettera che Levi le inviò. Gennaro Fusco, già giornalista e ora editore novese, studioso delle vicende di Novi Ligure e dintorni, ha raccontato di un altro sopravvissuto di Auschwitz, Aldo Sonnino. Ebreo livornese, è vissuto per una parte della sua vita a Predosa con la moglie Rosa Scarsi, ed è sepolto nel cimitero
del paese. Guidati dalla maestra Nucci Bisio, i ragazzi della prima media hanno presentato la loro ricerca dello scorso anno scolastico, che aveva per tema proprio le “leggi razziali” italiane del 1938. La lettura di alcuni spezzoni del “manifesto della razza” e di alcuni articoli delle leggi razziali hanno evidenziato come possano essere fatte e codificate con autorità pseudoscientifica e rigore burocratico affermazioni che alle nostre orecchie suonano incredibili. Eppure sono state possibili.
Daniela Terragni