E se per caso la Caritas non esistesse? – L’editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,

che cosa sarebbe il mondo senza carità? Lo so, è una domanda strana… non è certo la prima cosa a cui pensiamo quando ci alziamo al mattino e ci prepariamo per andare al lavoro, a scuola o chissà dove. Eppure mi sembra una questione centrale: che cosa sarebbe la vita di tante persone (italiane e non, e basta con ‘sta menata delle razze) senza un gesto quotidiano di gratuità, fatto da noi o da qualcuno che se ne fa carico? Che cosa sarebbe la vita di tanta, troppa gente, senza un pasto caldo, un vestito o semplicemente un sorriso di amicizia? Per fortuna c’è qualcuno che ci pensa, quando noi ci distraiamo e curiamo soltanto il nostro orticello. Questo “qualcuno” è la Caritas. Non è l’unica realtà a farlo, sia chiaro. Ma c’è, e opera tutti giorni. Devo confessarvi una cosa: ho iniziato a capire il peso e il valore della Caritas quando sono venuto a lavorare qui a Voce, un anno e mezzo fa. E ho capito che la conoscenza, quella vera, richiede prima di tutto una sana curiosità; e poi, scusate tanto, un lavoro. L’alternativa a tutto questo è sapere qualcosa, senza conoscere veramente. Le conseguenze, purtroppo, sono pesanti. Si finisce per seguire la mentalità comune e si dà retta a chi urla più forte, o a chi dice la cosa più “facile”. Ma così non si arriva mai, neanche lontanamente, al cuore delle questioni. Siete contenti di passare la vita a ripetere che i politici sono ladri, i profughi delinquenti, i preti pedofili e altre amenità del genere? Ditemi una cosa: ma davvero queste “verità” vi bastano?

Andrea Antonuccio

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