Negli occhi ancora l’immagine del sogno, della festa di inaugurazione del Moccagatta vestito a festa. I ricordi e le emozioni di decenni di storia grigia. E poi il risveglio. Perché la realtà dice che nel ‘nuovo’ stadio la sfida tra Alessandria e l’ultima in classifica Gavorrano è di quelle pesanti, da vincere a tutti i costi per scacciare la paura e cercare di risalire la china.
Le cose, però, partono male. Perché i grigi, dopo poco più di venti minuti, sono sotto di un gol (Moscati) e di un uomo: non uno qualunque, ma Pablo Gonzalez.
Tutto finito? No, visto che a volte quello che potrebbe sembrare il colpo del ko si rivela invece capace di generare reazioni inaspettate. E così l’Alessandria prima riporta la situazione in parità sul
finire del primo tempo con Marconi, poi mette in campo un gran secondo tempo, in cui prima passa in vantaggio (Cazzola), quindi subisce la rete del pareggio (Conti su punizione, con la complicità di una deviazione) e infine chiude la partita con il rigore concesso per un fallo su Sestu e trasformato da Marconi, oltre a due super parate di Vannucchi nel finale.
“Fino all’espulsione abbiamo pagato tanto la tensione – le parole di mister Marcolini in sala stampa – anche se pure da parte mia deve passare forte il messaggio che dobbiamo vincere, ma non siamo all’ultima spiaggia. Paradossalmente l’espulsione, facendo saltare gli schemi, ci ha come liberati. Abbiamo fatto tanti errori, ma per correggerli e cercare di farne sempre meno occorre più tempo. Oggi comunque la prestazione è stata meravigliosa e, chiedo scusa se mi sbilancio, quello che abbiamo fatto in dieci è stato davvero importante. Questa vittoria è bella per come è nata e per il supporto del pubblico, che ci ha spinto anche quando eravamo in difficoltà e, alla fine, ha premiato il nostro sforzo.
L’allenatore del Gavorrano ha detto che siamo pellegrini e picchiatori e che l’arbitro ha condizionato la gara? Io ho visto solo un grande secondo tempo, il resto serve solo a muovere l’aria. Ho visto dei leader e un gruppo unito e i tre punti ci possono dare una nuova spinta, consapevoli che, classifica a parte, siamo l’Alessandria e quindi subiremo sempre una certa pressione”.
Già, classifica a parte. Perché in una graduatoria sempre più dominata dal Livorno (39 punti), che porta a sette in punti di vantaggio sul Pisa, resta ovviamente complicata la posizione dei grigi, che salgono a quota 15 a pari merito con il Pro Piacenza (1-1 nel derby con il Piacenza) e si portano a +5 sul Gavorrano, +4 sul Prato (sconfitto 1-0 ad Arezzo) e +2 sul Cuneo, che però deve recuperare la gara rinviata per neve. E domenica, nuovamente al Moccagatta, arriva la Pistoiese (23 punti), reduce dal successo in rimonta ottenuto sulla Carrarese. Fischio di inizio alle 14.30.
Marina Feola