È iniziato l’Avvento. Nelle nostre parrocchie abbiamo acceso la prima delle quattro candele, immagine del tempo che passa, un conto alla rovescia che fiamma dopo fiamma ci avvicina alla vera Luce. Una Luce che è pronta ad illuminare le nostre vite, a fare luce negli antri bui del nostro cuore, illuminare la verità delle nostre relazioni familiari, lavorative e di amicizia.
Ma è davvero così semplice? Se bastasse aspettare l’arrivo del 25 dicembre, ogni anno la nostra vita sarebbe sconvolta e un’aureola ci comparirebbe improvvisamente sulla testa.
Cosa possiamo fare perché la Luce di Dio riesca veramente ad illuminare i nostri occhi, la nostra testa e il nostro cuore? La risposta è semplice, la dice Gesù ai discepoli: vegliate! La settimana scorsa abbiamo preparato il calendario dell’Avvento per Matilde, una cosa molto semplice con un pacchettino per ogni giorno che passa. Mentre lo preparavo mi sono chiesto se è questo il “vegliare”. Se preparare con amore una piccola creatura alla comprensione dell’attesa, sia il modo giusto per vivere l’attesa stessa della nascita di Gesù. Ho immaginato Gesù come una bimba di 4 anni che mi chiede: Ma tu mi hai a cuore? Tu mi stai attendendo?
Quando ho incrociato lo sguardo di Matilde di fronte al calendario preparato solo per lei e per nessun altro ho desiderato profondamente di poter guardare Gesù con quegli stessi occhi, grati e innamorati.

Enzo Governale