Con uno zaino leggero e gambe pronte al cammino

Mi piace molto guardare al cammino come metafora della vita che accade; il passo che cambia in salita, in discesa o in pianura, la solitudine dei tratti più difficili e l’allegria della cura dei tratti vissuti in compagnia di amici o sconosciuti.
Questi sono elementi che non scegliamo noi, che troviamo sulla strada e che siamo chiamati ad affrontare ed accettare così come sono, facili o difficili.
Ci sono due elementi che possiamo “preparare”, dei quali possiamo prenderci cura personalmente e che, in buona sostanza, dipendono da noi e dalle nostre scelte. Se chiedessimo ai  giovani e agli adulti che quest’estate hanno camminato insieme con il vescovo, sicuramente sarebbero d’accordo: uno zaino leggero e gambe pronte.
Possiamo guardare allo zaino come il contenitore delle relazioni, degli eventi e delle scelte della nostra vita; nessuno vorrebbe camminare per chilometri con uno zaino pesante. Allora l’invito è di scegliere accuratamente cosa portare con sé e cosa lasciare a casa. Provare a vivere la vita con leggerezza, non con superficialità, ma con quella leggerezza che rende lieve la vita.
Non esiste allenamento per prepararsi al cammino, ma esistono buoni motivi per camminare.
Per amore o per dolore, per cercare qualcosa di nascosto in noi o per scoprire il mondo.
Uno zaino leggero e un buon motivo per camminare, ed ogni strada sarà la nostra.

 

Enzo Governale 

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