Una squadra nuova. Si ricomincia dalla difesa?

Finalmente comincia a prendere corpo l’Alessandria 2017/2018 e le prime mosse di mercato orchestrate dal Direttore Sportivo Sensibile (magari con l’aiuto del fedele braccio destro Cerri) hanno già messo in subbuglio la testa e la pancia: la testa dice che l’Alessandria ha lavorato pressoché esclusivamente sul reparto arretrato, ingaggiando elementi come Tiago Matias Casasola, Giacomo Sciacca e Antonio Giosa che dovrebbero essere efficacemente impiegati nel ruolo di difensori centrali guardando a Roberto Ranieri e Andrea Pastore per la fascia sinistra (dove i Grigi hanno urgente bisogno di ricompattarsi dopo la simultanea partenza di Manfrin e Barlocco).
La testa dice quindi che la Società sta operando bene, avendo badato pressoché esclusivamente al consolidamento di quel pacchetto arretrato apparso come il vero punto debole della formazione nel corso delle ultime mensilità di Campionato. La testa dice pure che bene ha fatto l’Alessandria a investire su elementi quasi tutti giovanissimi, tant’è che tra Casasola, Sciacca, Ranieri e Pastore, il più giovane ha vent’anni e il più anziano ne ha ventitré.
Arriva però la pancia che, con i suoi entusiasmi, si porta anche appresso il considerevole fardello di perplessità: la prima deriva dall’età avanzata di Antonio Giosa, già trentaquattro primavere per lui e, per questo, legato ai Grigi da un prudenziale contratto annuale; l’altra, dalla scelta di puntare, in tutti gli altri casi sopra evidenziati (con la sola eccezione di Roberto Ranieri) su contratti triennali.
La pancia è dunque preoccupata per il fatto che una tendenza tipica del triennio Magalini – ampiamente stigmatizzata da appassionati e addetti ai lavori – quale quella di sottoporre i giocatori a lunghe ed impegnative contrattualizzazioni, con l’inevitabile rischio che la Proprietà si trovi a dover sostenere anni ed anni di stipendi nei confronti di uomini che, magari dopo una sola Stagione, si erano rivelati non così indispensabili per i colori grigi, si sia confermata. E’ chiaro che l’augurio è che Sensibile stia lavorando nella giusta direzione, ma il pensiero che, su cinque nuovi ingaggi già tre siano legati all’Alessandria fino al mese di Giugno del 2020, qualche piccola preoccupazione la desta.
C’è poi l’interessante portiere romeno di scuola Roma, Ionut Pop (anch’egli vincolato all’Alessandria da un contratto che scadrà il 30 giugno 2020), sul quale si ripongono importanti speranze, specie dopo l’infortunio di Vannucchi, e che, oltre a far da rincalzo potrà costituire un prezioso stimolo al numero 1 titolare dei Grigi per dare il meglio.

 

Silvio Bolloli 

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