Perché è giusto dire: libera Chiesa in libero Stato?

Martedì sera sono stato al cinema. Ho visto God’s not Dead 2, un film statunitense, molto protestante, ma attualissimo (info www.dominusprosduction.it).

Il tema è sintetizzabile nel motto utilizzato da Cavour, “libera Chiesa in libero Stato”, si parla dei confini che esistono tra la libertà di esprimere la propria fede e la schiavitù del laicismo (estremo) che ti obbliga a non esprimere nulla di te stesso nel rispetto degli altri. Ho pensato subito a Cavour perchè, secondo il suo pensiero, il Papa doveva «dedicarsi unicamente al potere spirituale dimenticandosi il potere temporale sui suoi possedimenti». Era l’alba del Regno d’Italia.

Vorrei provare a trasportare ad oggi questo pensiero e associarlo, fatte le dovute differenze, al pensiero del Papa.

Quante volte ha richiamato quei sacerdoti, ma anche laici, che si dedicano ai poteri temporali e non a quelli spirituali.

Mi è poi venuto in mente il nostro vescovo, che proprio la scorsa settimana ha dichiarato di “non voler spostare nessun voto” per le prossime elezioni. Sembrano incarnare il motto di San Giovanni Bosco: “Da mihi animas cetera tolle”.

Il nostro unico compito, come cristiani è proprio questo: accompagnare a Cristo, senza altri fini.

Datemi le anime, tenetevi il resto.

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