Care lettrici, cari lettori, quello che avete in mano è un numero veramente speciale. Intanto, vi segnalo l’articolo-intervista con cui apriamo il giornale: la storia di Marta, una brillante ragazza di Alessandria che a un certo punto si ritrova a combattere con quella che lei stessa chiama la “bestia”, ossia la depressione. Senza nascondersi o censurare nulla, Marta ci racconta il suo personale percorso di morte e risurrezione, in cui ha ritrovato se stessa. Anche (ma io direi: soprattutto) grazie allo sguardo di Dio, che è passato attraverso lo sguardo di una famiglia che la accoglie e inaspettatamente la rigenera a una vita normale. Voltando pagina, noterete che abbiamo impaginato diversamente il Vangelo di domenica per sottolinearne l’importanza.
Il paginone centrale è dedicato alla Via Crucis che il nostro Vescovo farà venerdì 7 in Cittadella, e al gesto in sé, alle sue origini e al suo significato. Troverete le parole di papa Paolo VI, pronunciate durante la Via Crucis al Colosseo del 1964, anno in cui viene trasmessa per la prima volta in Eurovisione: “Noi termineremo pertanto questa commossa e pubblica preghiera del Venerdì santo” diceva il Papa “invocando da Cristo «nostra pace» la pace per il mondo”. Una pace che, mai come in questa epoca, è minacciata dalla follia dell’uomo che pensa di poter fare a meno di Cristo.