Francesco, Umberto e il vino buono #editoriale

Care lettrici, cari lettori, questa settimana apriamo con la storia di Francesco, un ragazzo autistico di 26 anni, raccontata dalla mamma, una donna forte e sensibile che ci ha aperto il suo cuore con grande generosità. Ve lo dico subito: la sbobinatura dell’intervista era lunga cinque volte tanto: più di ventitremila battute, un’enormità per un giornale. Ma come si può “tagliare” una storia? Ci ho provato comunque, e chiedo innanzitutto scusa a Paola, la mamma, per tutto quello che è rimasto fuori: tantissimo. Consideriamolo come un punto di partenza, mi impegno a riparlarne.

O a pubblicare, magari, una seconda (e terza. quarta e quinta…) puntata. Voltando pagina, vi segnalo uno scoop di Voce: Marco Caramagna, il nostro direttore emerito (noi lo chiamiamo così in redazione, per la stima e l’affetto che si merita) ha scovato il primo articolo “ufficiale” di un giovanissimo Umberto Eco. Proprio su Voce, pensate un po’. Il nostro illustre concittadino lo aveva citato in una intervista inedita su L’Espresso, pubblicata postuma nel febbraio di quest’anno. Marco, con il suo fiuto da giornalista di razza, lo ha recuperato. Lo ringraziamo di cuore, anche perché con la sua intelligenza e attenzione ci dimostra che un cristiano vero non invecchia mai. Al massimo, come il vino veramente buono, può solo migliorare.

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