Sanremo è Sanremo e nonostante gli alti e i bassi, racconta con precisione il nostro paese. Le canzoni in gara parlano d’amore, in molte delle sue sfumature.
Il podio di Sanremo, ci racconta la voglia di speranza e di rinascita di una società che sembra si stia abituando al pessimismo, al qualunquismo e all’individualismo, ma che non si arrende.
“Il dubbio amletico, contemporaneo come l’uomo del neolitico”, di Gabbani ci interroga sull’usanza moderna di cercare se stessi attraverso le discipline orientali, cercando di dare risposta alla domanda: chi sono io?
Ermal Meta, racconta una storia triste, ma regala al protagonista la chiave per il suo futuro “L’uomo che diventerai, non sarà mai più grande dell’amore che dai”, perché è con il metro dell’amore che si misura tutta una vita.
E poi c’è Fiorella, che parlando della vita dice: “Siamo figli della nostra verità e se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona, che sia fatta adesso la sua volontà”.
Il “podio” ci dice che la risposta ai dubbi che la vita ci pone è sempre l’amore, ma soprattutto che camminando sulla via della verità, possiamo sempre contare sulla Fonte di questo amore.
L’amore non è solo emozione, ma dall’emozione nasce la verità che porta all’amore.