Il regifting non è sbolognare

La nuova vita dei regali poco azzeccati, manna per i collezionisti

Se l’incipit del nuovo anno annovera per lo più appassionati di capsule spumantistiche, il mese di gennaio è il momento più frenetico per i collezionisti. Tantissimi oggetti cult a tema natalizio popolano bacheche on-line. Marco, per esempio, sta aspettando l’epilogo commerciale delle palline di Natale in latta firmate Coca Cola per placare la sua sete collezionistica. Invece, molti altri attendono che le speciali confezioni per la Natività 2016 siano una rarità per scatenare aste telematiche all’ultimo clic. Come Marco Ginevri sostiene, era in voga anni fa la puntuale gimcana fra gli scaffali del supermercato alla ricerca dei “tesori” natalizi. E così pure la scorta di panettoni per potersi aggiudicare, come gadget all’interno, quello ispirato al proprio segno zodiacale. Il tempio del collezionismo odierno, ove scoprire i protagonisti, è il Web. Potremmo dare un’occhiata anche ai mercatini, ma a feste natalizie terminate, è arduo scorgere Babbo Natale far bella mostra di sé e delle sue renne. Sarebbe troppo kitsch, non credete anche voi? Non ci resta che il brulicante E-bay per inseguirlo, soprattutto a feste archiviate. Nel primo mese del calendario spopola il “regifting” dei  regali indesiderati. Ed ecco far capolino qualcosa di poco indovinato o il fatidico doppione. Nell’era di internet i doni non graditi diventano nuovi guadagni. Marco mi spiega che la la vendita dei regali post natalizi è diventata un rituale, essendo un’opportunità per tutti, acquirenti e venditori. Non più come “sbolognamento” del regalo orripilante che rischiava di rovinare amicizie e innescare faide familiari. Infatti E-bay offre promozioni particolari sulle inserzioni per agevolare i seguaci del regifting; siti come Secondamano, Subito o Kijiji privilegiano gli scambi nella propria zona. Brindiamo al 2017 e alla tentazione, di iniziare nuove raccolte seguendo il vostro estro creativo. Fra tanti brindisi, cin cin e vari bagordi, vi capiterà di buttare via qualche tappo di sughero: orrore! Il negozio “Il Cilindro”, in via Caniggia 2, li raccoglie e mostra ai più curiosi come trasformarli in piccoli capolavori artigianali. Cin cin… Ai tappi!

Mara Ferrari

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