Domenica scorsa oltre un centinaio di persone hanno “invaso” la stazione di Alessandria, armate di ceri e lanterne, per accogliere una flebile fiammella trasportata a bordo di un treno. Questa “luce” ha alle spalle migliaia di chilometri: arriva da Betlemme, dalla basilica della Natività. Lì, sul luogo in cui la tradizione colloca la mangiatoia in cui fu deposto Gesù bambino, è stato eretto un altare al di sotto del quale ardono diverse lanterne (foto a lato), alimentate dall’olio donato da tutte le nazioni cristiane della terra, senza spegnersi mai. Nel 1985 la Radio-Televisione Orf di Linz da il via all’iniziativa di beneficenza “Lichts in Dunkel ” (Luce nel buio, ndr) che raccoglie offerte spontanee per aiutare le persone più povere ed emarginate e, come segno di ringraziamento, nell’anno successivo dà il via alla “Luce della Pace da Betlemme”. Da allora, tutti gli anni, un bambino compie una buona azione e, a Betlemme, attinge a quella lampada per accendere una lanterna che vola fino a Vienna e da lì si diffonde in tutto il mondo, in treno, auto, aereo o nave. Gli scout hanno sempre ricoperto un ruolo chiave nella diffusione capillare di questo simbolo e nella sua diffusione di nazione in nazione. Dal 1991 arriva in Italia, a opera del Gruppo Valenza 1 e, dal 1996 gli scout triestini si fanno carico della diffusione in tutto lo Stivale. Abbiamo chiesto ad Amedeo Simonetti, del Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani di Alessandria di aiutarci a scoprire come questa iniziativa sul nostro territorio.
Amedeo, come è andata domenica? Chi c’era?
«È andata benissimo! Un momento di grande partecipazione da parte degli scout e non solo. Da Alessandria, oltre a noi, erano presenti i rappresentanti dei tre gruppi, due realtà valenzane, a cui si sono aggiunti Cassine, Acqui e, novità di quest’anno, anche Ovada. Ma non c’erano solo scout: grande presenza di Oftal e Aquero, insieme con le comunità parrocchiali di Cuore Immacolato, Suffragio e Spinetta e tanti altri. Senza dimenticare tre consiglieri comunali, in rappresentanza dell’Amministrazione. La Cappella della Stazione era strapiena, come non avveniva da anni».
Voi del Masci dove porterete questo simbolo?
«Siamo ormai pochi e abbiamo chiesto aiuto all’Oftal che si è ben prestata. Oltre alla parrocchia Santo Stefano, andremo a Solero e Quargnento. L’Oftal coprirà il centro di riabilitazione Borsalino, l’Ospedale Civile, gli istituti “Michel” di Frascaro, Quargnento e piazza Divina Provvidenza e in Cattedrale. Ma la Luce è per tutti: chiunque può attingere alle lampade a Santo Stefano o in sede dell’Oftal o mettendosi in contatto con il Masci».
In quali altri luoghi vicini è già arrivato o arriverà?
«Tutti i gruppi scout sono impegnati a diffonderla in primis tra le famiglie, nelle parrocchie e nei luoghi più dimenticati. Ci saranno “luoghi di pace” a Valenza, Acqui e Ovada. In tante chiese la Luce verrà offerta durante le Celebrazioni della viglia, di Natale e nei giorni successivi». Per info: Amedeo 339 2303226 – lucedellapace.it.
Giorgio Ferrazzi