Insieme alla Sacra di S. Michele

“Perché tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21). Questa è la preghiera che Gesù fa al Padre per i suoi e per tutti quelli che crederanno nella sua parola. E proprio questa preghiera sostiene i seminaristi del Piemonte e della Valle d’Aosta. Perché tutti siano una cosa sola, nonostante le differenze di Diocesi, dei vari seminari, nonostante le distanze, nonostante il numero in calo, nonostante le difficoltà del cammino di ciascuno. E visto che “chi crede non è mai solo” (Benedetto XVI), il senso della Giornata annuale sta proprio in questo: condividere il cammino che porta al sacerdozio, crescere nell’amicizia tra di noi e con l’Amico, fortificare l’unione e il sostegno reciproco, incontrare altri seminaristi e pregare insieme perché la nostra gioia sia piena. La 42a Giornata annuale dei Seminaristi si è svolta quest’anno sul magnifico palcoscenico della Sacra di San Michele in Val di Susa. Il due maggio si sono ritrovati circa 120 tra seminaristi, formatori e vescovi. Erano presenti i seminaristi Torino, di Novara, di Ivrea, del seminario interdiocesano di Alessandria e di Fossano, il seminarista di Casale e quello di Susa, i seminaristi del Sermig e dell’Oratorio di San Filippo Neri, i seminaristi di Biella, di Vercelli, i seminaristi della Comunità Cenacolo di Saluzzo e quelli del Seminario Redemptoris Mater di Pinerolo, la propedeutica di Torino e di Novara. Hanno partecipato inoltre il vescovo di Susa, Alfonso Badini Confalonieri, che ha accolto con molta gioia l’iniziativa di svolgere questa Giornata nella sua diocesi e ci ha ospitato con grande affetto, il vescovo di Saluzzo, Cristiano Bodo, il vescovo di Asti, Francesco Ravinale, l’arcivescovo di Vercelli, Marco Arnolfo e il vescovo di Alba, Brunetti. La giornata è iniziata con la visita guidata alla biblioteca e all’abbazia della Sacra di San Michele, un luogo meraviglioso e denso di spiritualità, oggi custodito dai padri rosminiani. Nel pomeriggio alcuni seminaristi si sono sfidati nel prestigioso torneo di calcio dei seminari, mentre altri hanno avuto occasione di approfondire la storia della Certosa e delle attività di Libera in favore della giustizia e della legalità. La Giornata si è conclusa nella chiesa parrocchiale di Avigliana, accolti dal parroco don Ugo, dove insieme al vescovo Ravinale abbiamo pregato il vespro, e ci siamo salutati, ritornando alla nostra quotidianità, ma più uniti tra noi e con il Signore.

Samuele Moro

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