Quello che era nell’aria, e che da un certo punto di vista era logico accadesse, l’ineluttabile, è accaduto. Ma oltre all’ineluttabile c’è stato anche dell’altro dal momento che la Società non si è limitata a dare un, ribadiamo, inevitabile benservito a Cristian Stellini ma ha risolto anche il rapporto con Pasquale Sensibile: vero responsabile, per sua stessa ammissione, della disastrosa campagna acquisti/cessioni della scorsa estate ma anche uomo che, paradossalmente e a differenza dell’Allenatore, aveva forse la possibilità di riscattarsi con il mercato invernale.
Giusto dunque cacciare Stellini? Senza alcun dubbio. Non perché Stellini fosse inadeguato, incapace o impreparato ma perché, oltre a patire visibilmente ed enormemente la tensione della sua prima esperienza alla guida di una Società di calcio professionistica, le aveva veramente tentate tutte cambiando formazione pressoché ad ogni domenica e modificando persino il modulo di gioco come a voler dimostrare che non c’era strada che avesse lasciato intentata. Tutto inutile: l’Alessandria si è dimostrata una delle peggiori formazioni del campio- nato a livello di ruolino di marcia e, in queste condizioni, era evidente che l’allenatore fosse praticamente disarmato.
Il discorso su Pasquale Sensibile è affatto diverso dal momento che, pur avendo allestito la peg- giore Alessandria dell’era Di Masi, ed essersene coraggiosamente assunto la piena responsabilità, aveva l’opportunità, lui sì, di rimeditare.
Sensibile ha però capito che era diventato il bersaglio impietoso della piazza e non ha voluto concedere, anzitutto a se stesso, una seconda chance: quindi, come già altre volte nel corso della sua ancor breve carriera, ha scelto deliberatamente di fare le valigie.
E adesso? Adesso il nuovo allenatore dovrà restituire fiducia ad un gruppo a pezzi mentre, quanto al direttore sportivo, è assai probabile che Cerri rappresenti una sorta di continuità del lavoro del suo predecessore di cui era il vice.
Il futuro resta quindi un’incognita ma l’Alessandria ha urgente bisogno di acquistare fiducia subito e qualche giocatore importante a gennaio.
Silvio Bolloli