San Massimo e i 400 anni del Duomo

Valenza festeggia il santo patrono e il suo duomo

Martedì 24 gennaio è stato presentato il programma per la solennità di San Massimo 2023 che, per festeggiare i 400 anni del Duomo di Valenza, proseguirà per tutto l’Anno giubilare, fino al 2024. Una serie di appuntamenti, religiosi e laici, si susseguiranno lungo tutto questo anno per festeggiare una importante ricorrenza il Duomo di Santa Maria Maggiore. Alla conferenza erano presenti, tra i tanti, il sindaco di Valenza Maurizio Oddone, il professor diacono Luciano Orsini, direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Alessandria, e don Santiago Ortiz (nella foto), moderatore dell’Unità pastorale Valenza e prevosto del Duomo. Proprio a lui abbiamo chiesto di raccontarci l’evento.

Don Santiago, raccontaci come avete pensato ai festeggiamenti per questi 400 anni del Duomo.
«Questo avvenimento, già stato annunciato prima del Covid, è stato rimandato proprio a causa della pandemia. Abbiamo pensato quindi, insieme ai nostri collaboratori, come festeggiare questo importante anniversario. L’intento è che non diventi un evento commemorativo: festeggiamo 400 anni non solo di una struttura muraria, ma la presenza della chiesa. Una presenza di fede. Vogliamo, sì, ricordare questo importante anniversario, ma interrogarci sulla nostra fede. Partendo da questo dono prezioso che è il nostro Duomo».

Da qui nasce l’idea dell’Anno giubilare.
«Sì, infatti abbiamo chiesto al Santo Padre, per il tramite della Penitenzieria Apostolica, l’indizione di un Anno giubilare speciale per la città di Valenza, con la concessione di una speciale indulgenza per chi parteciperà devotamente alle celebrazioni. Tengo anche a precisare che ogni giorno, nel nostro Duomo, ci sarà la presenza di un confessore, proprio per ricevere questa indulgenza».

Questo è legato alla festa di San Massimo, che si svolgerà sabato 28 e domenica 29, ma avrà una risonanza lungo tutto l’Anno.
«Proprio così. Domenica 29 gennaio il Giubileo avrà inizio con la celebrazione di apertura della Porta Santa, in occasione della festa del nostro patrono cittadino. Alle ore 10, presso la Sala Consiliare del Comune si terrà la consueta benedizione dei ceri, seguita, alle ore 10.30, dal rito di apertura della Porta Santa e dalla Santa Messa pontificale celebrata da monsignor Gallese. Farà seguito un momento conviviale in oratorio. Il giorno precedente, sabato 28 gennaio, dalle ore 18, verranno celebrati i Vespri solenni e la Messa con l’ingresso dei nuovi canonici. Il capitolo dei canonici, composto dai sacerdoti operanti presso la chiesa collegiata o comunque particolarmente legati alla città di Valenza, fondato nel 1300, era rimasto vacante per la morte del suo ultimo membro: monsignor vescovo ha voluto così, in occasione dell’importante anniversario, onorare la città di Valenza ricostituendo e dando nuova vita a questa storica istituzione».

Anche la tradizionale benedizione dei ceri avrà, quest’anno, una particolarità. Ce la spieghi?
«Domenica verranno benedetti tutti i ceri fioriti, ma non saranno accesi. Perché ogni due domeniche alle 18, per ogni mese, verrà celebrata la Messa giubilare a cui sono invitate diverse categorie della nostra comunità valenzana. Le categorie potranno accendere i ceri anche davanti alle reliquie di San Massimo rimarranno esposte per tutto l’Anno giubilare. Domenica 12 febbraio ci saranno gli operatori del volontariato, domenica 26 toccherà al giubileo degli anziani. Mentre domenica 12 marzo ci saranno le autorità militari. Per queste Messe giubilari stiamo cercando di avere come celebrante un vescovo, sia di queste parti, sia da Roma. E, per animare queste celebrazioni, stiamo formando anche un coro giubilare. Vorrei ancora aggiunge due cose…».

Certo.
«La prima è che chiederemo la presenza del copro di San massimo, custodito oggi in una chiesa di Pavia, per lasciarlo alla venerazione dei fedeli valenzani. Questo momento speciale, probabilmente, coinciderà con la visita del vescovo di Pavia. Seconda cosa, per la festa di San Giacomo del prossimo 25 luglio, sarà invitato il cardinal Dominique Mamberti, prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Mentre per la chiusura dell’Anno giubilare, durante la festa di San Massimo del 2024, ci sarà il Penitenziere maggiore, il cardinal Mauro Piacenza».

Alessandro Venticinque