Le dimissioni del Sindaco

“100 anni fa” di Carlo Re

La Libertà n° 31 del 4 agosto 1922 titola su tre colonne “Nei giorni angosciosi per la Patria-Restiamo col Popolo che lavora, che ama, che ha fede” e quindi -Guerra Civile- La rivoluzione che i socialcomunisti ci stanno promettendo da alcuni anni è forse alle porte?.. Le organizzazioni rosse hanno dichiarato sciopero generale: Per arrestare il criminoso tentativo i fascisti hanno mobilitato a loro volta. Il nuovo Governo trova ben grave problema da risolvere chè la lotta fra le fazioni finirà per ricadere tutta sullo Stato: Si tratta di un movimento anticostituzionale per eccellenza…Ma l’Italia supererà anche questo scorcio di storia come a Caporetto e nel 1919, anche oggi trionferà il popolo che ha buon senso e non vuol diventare schiavo di sovversivi: Quel popolo che si è cercato di traviare con il comunismo e la demagogia, ma che è sempre restato, nella immensa maggioranza, fedele ai principi di libertà e di giustizia.

Le dimissioni del Sindaco. Nell’ultima adunanza della sezione socialista, il sindaco Ernesto Torre, rimasto in minoranza, pensò di dimettersi e la Giunta si dichiarò solidale. Anche al Consiglio Provinciale piovono lettere di dimissioni sicché pare non si terrà la seduta del 14 agosto. Al Prefetto prendere i provvedimenti del caso.

Devastazioni. Nei giorni di sciopero le squadre fasciste hanno incendiato il Teatro del Popolo e la Cooperativa Tipografica socialista arrecando gravi danni.

Leggi anche gli altri articoli di “100 anni fa” (clicca qui)