Primo Consiglio comunale, Barosini eletto presidente

Comune di Alessandria

Lunedì 11 luglio è cominciata ufficialmente l’era di Giorgio Abonante (nella foto, a sinistra), nuovo sindaco di Alessandria. L’esponente del Pd, che al ballottaggio del 26 giugno ha battuto il sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha aperto i lavori della nuova Giunta con il primo Consiglio comunale. E non senza polemiche. Soprattutto quando Giovanni Barosini (nella foto, a destra), vicesegretario regionale del partito Azione (terzo al primo turno delle amministrative e sostenitore, senza apparentamento, di Abonante al ballottaggio), è stato eletto nuovo presidente del Consiglio comunale di Alessandria.

Dure le contestazioni da parte della minoranza: i consiglieri di Lega, Forza Italia e Cuttica per Alessandria hanno lasciato l’aula al momento del voto e anche Fratelli d’Italia non ha preso parte, pur rimanendo in Aula. Inoltre, dalla balconata, alcuni sostenitori del centrodestra hanno esposto cartelli di protesta nei confronti dell’esponente di Azione. Oltre al presidente, eletto con 23 voti (6 assenti, 1 astenuto, 3 non hanno partecipato al voto), definiti anche i due vicepresidenti: si tratta di Irene Molina (Partito democratico) per la maggioranza e Maurizio Sciaudone (Fratelli d’Italia) per l’opposizione.

Abonante, che nel corso della serata ha pronunciato il solenne giuramento e presentato la nuova giunta, annuncia poi primi passi: «Va risolto il problema Bilancio con interventi strutturali, in modo da liberare spazi per la spesa corrente. Promuoveremo un principio di continuità con la passata amministrazione, in particolare sul secondo ponte Bormida, sulla messa in sicurezza del rio Lovassina e su altri progetti, come ad esempio il nuovo Museo civico all’ex ospedale militare; punteremo invece su un nuovo sistema di mobilità e ci opporremo allo svuotamento di Palazzo Borsalino, mentre concorderemo con Regione e Asl più opzioni per il nuovo ospedale» queste le sue prime parole. E poi ancora: «Sul Teatro comunale coinvolgeremo subito i potenziali gestori e fruitori. E non ci costituiremo contro il ricorso presentato dai cittadini su Pam logistica e andremo presto a verificare dove e come costruire il tribunale».

A parlare anche i due consiglieri che hanno ricevuto più preferenze in queste elezioni. Ad aprire l’assemblea è stata Rita Rossa (Pd), la più votata in assoluto: «L’augurio a questo Consiglio è di svolgere appieno le sue funzioni e che ci siano più cose a unirci che a dividerci, pur pensando che le differenze arricchiscono il dialogo. Ma la collaborazione deve esserci senza distinzioni di parte perché le conseguenze si riflettono sulla città».

Il secondo consigliere a raccogliere più preferenze (nonché ex presidente dell’assemblea), Emanuele Locci di Fratelli d’Italia, commenta l’incarico dell’esponente di Barosini: «Sia noi che Forza Italia abbiamo ottenuto più voti di lui, quindi la motivazione di rappresentare le sue preferenze non regge. Sarebbe stato meglio dire: “Perché aderisce alla maggioranza…”».

Non sono, dunque, mancate le polemiche in questo primo Consiglio comunale. Ma da adesso si comincia a fare sul serio.

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