“Collezionare per credere” di Mara Ferrari
Dai tipici magneti souvenir a quelli a forma di alimentari miniaturizzati, l’assortimento “calamitoso” è notevole. Tuttavia c’è una nuova tendenza, che piacerà soprattutto ai nerd: infatti si tratta di riprodurre le confezioni di articoli che hanno fatto la storia del collezionismo, di oggi e di ieri. Si va dalla prima Play Station al Monopoli, passando per box di famose carte e oggetti cult come il famoso cubo che quest’anno spegne ben quaranta candeline!
Complice una tipografia molto intraprendente (che consiglio a chiunque abbia in cantiere idee molto ambizione), situata in via Tortona (info@newlapis.com), è da poco disponibile una prima linea di queste calamite, ma il bello è poterli realizzare da “New Lapis”, andando a impreziosire la parete del nostro frigo a piacimento. Magari dopo un’affascinante, archelogica ricerca della confezione in scala 1:1 da miniaturizzare…
Per la serie “attaccati al frigo!“, o meglio, all’album, c’è in edicola quello ufficiale dei Grigi. Inutile dire che ha già iniziato a sedurre “tiforsi” (tifosi dell’Orso) di ogni età! Proprio come negli Anni 80, la moda sedusse i giovani giocando con le figurine, o meglio gli stickers Fiorucci. Andarono letteralmente a ruba e finirono poi per riprodursi all’infinito su felpe, diari e motorini…
Per non togliere la sorpresa di ammirare tutte le sezioni in cui sono raggruppate le duecentocinquanta figu calcistiche, mi limito a citare il “Museo della Figurina”, che ha dedicato alla Pop Therapy una mostra, andando a rievocare lo spirito rivoluzionario delle figurine Fiorucci. Per esempio, lo “tsunami Fiorucci” riuscì a contagiare parecchio, stando ai numeri della tiratura: venticinque milioni di bustine e 105 milioni di figurine il cui album sembrava essere un Ufo coloratissimo e pop del 1984, incarnando alla perfezione l’idea di futuro.
Non era concepito come il classico album dei calciatori Panini, sebbene la casa editrice fosse la modenese; aveva le sembianze di una cartellina plastificata stile ufficio, giallo fluo e rosa fucsia, con un bottone a calamita. I duecento cartoncini venivano archiviati in circa una trentina di schede mobili, con le sezioni Electron, Pin Up, Dance, Romance, Swim, dedicate alle immagini più iconiche del marchio, dagli angioletti di Italo Lupi in poi…
Insomma, c’è già chi accetta pagamenti in figurine dei Grigi: in questo periodo, potrebbe succederci di pagare una lezione di yoga con un mazzetto di figurine!
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