“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli
«Guarda le stelle e cammina…»: sono parole di Papa Francesco pronunciate nel giorno dell’Epifania in cui la Chiesa celebra la manifestazione al mondo di nostro Signore Gesù Cristo. Per un’altra strada si può camminare quando si capisce che le motivazioni, gli atteggiamenti, il modo di essere, i mezzi fino a quel momento usati, non possono più essere gli stessi. Chi si reca a Betlemme, anche idealmente, può cambiare. Così noi cristiani speriamo!
Se guardo il cielo stellato, secondo un’antica tradizione e nella mia immaginazione, vedo una vecchietta a cavallo di una scopa che in fretta va con una grande borsa piena di sorprese. Deve viaggiare molto perché vuole andare dai bambini che l’aspettano con ansia, dovunque siano. È una semplice nonna con abiti un po’ logori, forse sempre gli stessi che usa per le sue infinite peregrinazioni, un fazzoletto in testa per coprire i capelli svolazzanti. Coraggiosamente va. E va innanzitutto nella casa dove c’è un bimbo ammalato che piange la sua mamma perduta; il suo papà e i suoi fratelli cercano invano di consolarlo. Si avvicina, lo bacia sulle guance, lo accarezza, gli porta in dono una fisarmonica a bocca perché sa che a lui piace suonare. Un sorriso illumina quel volto che prima era tanto triste. Il viaggio riprende!
Nonna Befana deve fare tappa là, molto lontano, dove c’è tanta miseria e non c’è pace da tempo. La guerra rovina tutto! L’unica sopravvissuta di un’intera famiglia sta stretta nelle braccia amorevoli di una pia donna che se ne prende cura tra quattro pareti irriconoscibili, accanto ad un improvvisato fuoco per scaldarsi e un po’ di latte per nutrirsi. In regalo biscotti, latte, pane, pasta, legumi, mele, banane… lei ritornerà appena possibile e con tante buone cose. Lacrime di gioia! Quella bimba ha gli occhi color del cielo e i capelli neri, una bellezza che conquista. Nonna Befana vorrebbe ancora restare, ma il dovere la chiama. Via, via, in altri Paesi…
Lassù in montagna e poi al mare, in collina e poi in pianura, lei instancabile non si ferma. È la sua missione cercare di portare un po’ di serenità dove non c’è. La cara vecchietta vuole premiare anche i bimbi che ha conosciuto l’anno passato quando il Covid-19 li ha costretti a chiudersi in casa, ma sono stati buoni e ubbidienti senza lamentarsi. Eccoli là, nei loro caldi letti, beatamente addormentati; aspettano la loro amica del cuore che sicuramente verrà perché lo ha promesso. Quante nonne Befane esistono in questo mondo!
Vere, appassionate, che amano i bimbi come loro stesse, anzi molto di più e cercano di renderli felici. Nonne Befane umili, che incontrano i loro prediletti non una sola volta, ma tante altre volte perché l’Amore non si esaurisce mai. Guardano il cielo, ancora più bello di notte, quando le stelle splendono e vivono nella realtà quotidiana. Sanno che in terra c’è tanto da fare e camminano…
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