“Città nostra” di Carlo Re
Al recente G20 i grandi del mondo hanno deciso che nel futuro verranno messi a dimora milioni di alberi necessari per assorbire l’anidride carbonica, principale deleterio componente dello smog che incombe sulle grandi città. Chissà quando anche noi potremo avere una amministrazione in grado di sostituire le poche centinaia di piante che, nel tempo, sono state eliminate dai viali e giardini della nostra città.
Basta infatti percorrere quello che era il viale Teresio Borsalino, tra via G. Borsalino e via Monterotondo, per constatare che, escludendo quelle eliminate per esigenze di viabilità, mancano ben 125 platani. Non possiamo negare che l’attuale assessorato all’ambiente ha disposto la collocazione di molti grossi vasi con piantine nel centro cittadino, forse non avranno la stessa funzione degli alberi spariti, ma se riceveranno le dovute cure per la conservazione, è evidente che fanno un bel vedere, ma sono anche un bell’inciampo. Intanto abbiamo tanti marciapiedi invasi da erbe di vario tipo ed ingombro, ma è difficile credere che il tutto basti ad attenuare lo smog che ci sovrasta.