Il lavoro e il tempo libero. Ma libero da cosa?

Estate tempo di vacanze, un tempo nel quale ci si ferma o perlomeno si rallentano i ritmi sfrenati del resto dell’anno. E una volta fermi? Cosa si fa?
Se non stiamo attenti rischiamo di trasformare il nostro tempo libero in un tempo vuoto, passando da un tempo per poter “fare qualcosa” ad un tempo nel quale dobbiamo trovare “qualcosa da fare”.
È un rischio forte e concreto, dovuto soprattutto ai grossi cambiamenti del mondo del lavoro, incapace di garantire i tempi della famiglia con orari sempre più lunghi (e sempre meno domeniche libere), che crea competitività aumentando le tensioni tra gli stessi lavoratori e che abbandona al precariato i giovani annebbiando la possibilità di progettare una vita con una famiglia.
Per questo il tempo “senza lavoro” non può essere solo un’occasione di riposo per pensare ad altro e sfogarsi delle frustrazioni accumulate in settimana, deve diventare un modo per rigenerare il tempo stesso del lavoro, alimentato da amicizie, affetti, avventura, dalla famiglia.
Il tempo libero è il tempo delle relazioni e non delle serie tv (che a me piacciono molto). È un tempo libero che dobbiamo nuovamente liberare, coltivando la nostra spiritualità, imparando a volerci bene e a condividere quel tempo con la famiglia e con i fratelli. Liberiamo il nostro tempo libero, non di solo pane vive l’uomo.

 

Enzo Governale 

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