“Libri per bambini” di Zelia Pastore
Un tenero bebè pelato che cerca di mangiare con le mani, che prova ad infilarsi come può una maglietta, che abbraccia entusiasta un cane, che fa musica sbattendo dei cucchiai su una pentola. Sono alcune delle illustrazioni che troviamo in “Mi diverto”, “Mi vesto”, “Al lavoro”, “Amici”: quattro board book “classici” della celeberrima illustratrice inglese Helen Oxenbury che inaugurano una collana progettata per le esigenze dei più piccoli, “A bocca aperta” della casa editrice Camelozampa. Ma come mai questi libri da tanti anni sono sempre così apprezzati dai bambini di tutto il mondo? Lo abbiamo chiesto a Silvia Blezza Picherle, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Verona, studiosa ed esperta di letteratura per l’infanzia e pedagogia della lettura.
Silvia, come mai i bambini sono così attratti dai suoi personaggi e dalle loro piccole storie?
«I bambini, sin dai primi mesi, sono rapiti dai suoi albi perché si identificano con i personaggi che la Oxenbury illustra nella loro tridimensionalità, con un tratto autentico e realistico. Nei suoi albi cartonati (i board book) i piccoli lettori fanno esperienze e conoscono il mondo secondo la logica del bambino e non dell’adulto, che vuole insegnare e imporre il proprio punto di vista. Dalle ricerche pluriennali compiute sul campo (in particolare negli asili nidi), è emersa subito la preferenza, di bambine e bambini di 0-3 anni, per i libri e i personaggi della pluripremiata illustratrice inglese. Li scelgono, chiedono che siano letti e non si annoiano mai di ascoltarli ed esplorarli».
La versione di Bubi
«Questi bambini sono molto carini (pausa). Ma sono anche dei furbi». La tua illustrazione preferita? «Dove mangia con le mani».
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