E così, superata la grande delusione (ma l’abbiamo superata veramente?) della sconfitta fiorentina contro il Parma, è tempo, per Di Masi e Company, di guardare al futuro e di pensare a un’Alessandria che dovrà risorgere dalle proprie ceneri per puntare nuovamente alla Serie B.
La prima mossa ci pare azzeccata: il nuovo Allenatore Stellini, fresco di contratto biennale e dal passato illustre, seppur non nel professionismo, potrebbe rivelarsi la decisione più giusta per ripartire; in effetti, nel corso dell’ultimo quadriennio, Luca Di Masi le ha veramente tentate tutte, dapprima affidandosi a un emergente (Luca D’Angelo), poi a due promesse (obiettivamente mancate) quali Scienza e Gregucci, da ultimo ad un elemento di comprovata esperienza come Piero Braglia. In ogni caso un buco nell’acqua.
Ecco allora che la decisione di ripartire con una prospettiva di due anni, con un Allenatore che ha avuto l’onore di collaborare con Antonio Conte alla Juventus e che ha condotto la Primavera del Genoa, potrebbe veramente rivelarsi azzeccata: non ci sono passati imbarazzanti da confermare ma tante importanti lezioni apprese alla corte juventina prima e a quella genoana poi da applicare finalmente nella terza serie del Campionato professionistico italiano.
E per quanto concerne il parco giocatori? Su questo la testa e la pancia sono, come quasi sempre, in disaccordo tra loro: se infatti potrebbe essere giusto consentire a elementi come Iocolano e Branca di cambiare aria, tenuto conto del fatto che le loro comprovatissime doti tecniche non sono state sfruttate a dovere da queste parti, su altri, Doge Bocalon in testa, ci permettiamo di
avere qualche riserva: il nostro, infatti, benché non amato da una parte della tifoseria, ha tuttavia una rarissima capacità di vedere la porta – a condizione, beninteso, di essere opportunamente imbeccato – e quindi potrebbe essere imprudente lasciarselo sfuggire.
Comunque sia, il Calciomercato è ancora giovane e noi abbiamo molto da osservare…
Silvio Bolloli