Alla Valfrè per il vaccino

“Città nostra” di Carlo Re

Smantellate le impalcature erette per riadattare gli edifici della parte sud della Caserma Valfré, destinati ad ospitare in modo ottimale la sede locale dell’Archivio di Stato, grazie all’impegno di Arpa, Asl, Esercito, e Comune, il vetusto complesso militare si presta ora agevolmente ad essere utilizzato per l’esecuzione dei tamponi veloci, e successivamente, anche per le vaccinazioni contro il Covid-19.

Quello che un tempo era l’adiacente meraviglioso viale Teresio Borsalino ora, depauperato per almeno un terzo dei suoi possenti platani, spogli del verde fogliame, gli aridi ieratici rami rivolti al cielo, paiono invocare aiuto per il transito ai pedoni ed ai ciclisti che li tolgano dall’abbandono e ne vivacizzino il sottostante passaggio.

Ancora un poco di pazienza, non è lontana la primavera e presto inizieranno ad apparire sui rami spogli le prime gemme, tenere foglioline verdi che invoglieranno le persone a passeggiare, con e speriamo anche senza mascherine.

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