Perché è importante abbracciare i bambini

La pediatra Sabrina Camilli

Salutare gli amici con il gomito, scambiarsi il segno di pace con un gesto del capo o uno sguardo, sorridere ma stare distanti: tutti gesti che sono diventati oramai tristemente parte del nostro comportamento quotidiano ai tempi dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Ma ci siamo mai chiesti davvero il reale valore di un abbraccio, la sua importanza per noi e per i nostri bambini? Ecco il parere della nostra pediatra di fiducia, Sabrina Camilli.

«Oggi più che mai ricevere un abbraccio è importante perché la mancanza di contatto fisico, il distanziamento sociale le norme igieniche per contrastare il Coronavirus ci portano a stare distanti gli uni dagli altri. Per un bambino, ricevere un abbraccio dalla propria mamma o da una persona cara o a sua volta dare un abbraccio a chi ama, comporta effetti sia breve che a lungo termine. Questo perché l’abbraccio è il primo gesto che in genere la mamma riserva al proprio figlio appena nato e viene considerata una vera e propria terapia».

Dottoressa, come deve essere un abbraccio benefico?

«Per avere un effetto benefico, deve durare almeno 20 secondi. Questo infatti è il tempo necessario perché si produca un ormone chiamato ossitocina e per dare tempo a quest’ultimo di entrare nel nostro circolo ematico. Sentiremo così il cuore battere più forte e quindi l’ossigeno potrà arrivare meglio alle nostre cellule: tutto questo provoca nel nostro organismo una sensazione di benessere e di rilassamento».

E come agisce in noi e nei bambini “il potere” dell’abbraccio?

«L’ossitocina viene prodotta nel momento in cui ci abbracciamo dall’amigdala, una parte del nostro cervello che è la sede delle nostre emozioni. In questa fase storica, dopo un anno di pandemia, passata la prima ondata dove abbiamo messo in campo capacità di adattamento e resilienza, ora percepiamo la netta sensazione di non farcela, proprio per il tempo prolungato del confinamento: l’impressione di restrizione del proprio spazio di movimento agisce anche a livello psichico. L’abbraccio quindi può essere una risorsa che ci può aiutare ad attraversare con più forze questa fase della vita».

Perché quindi dovremmo spronarci ad abbracciare di più i nostri figli?

«Non è facile abbracciare, lo so: spesso noi adulti siamo molto refrattari e pudici nell’elargire caldi abbracci, ma i nostri bambini ne hanno sicuramente bisogno. Scopriremo che, abbracciandoli, potremo sentirci abbracciati anche noi. Approfittiamo di questa bella possibilità di stare meglio a casa, nei momenti di intimità, di stanchezza e di fatica. Un abbraccio rappresenta anche per loro un valido aiuto per superare le fatiche e le rinunce che i nostri bimbi stanno affrontando nel loro quotidiano».

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