Valenza
Valenza ha festeggiato il suo Santo Protettore: San Massimo, vescovo di Pavia, originario del territorio di Valenza. A lui la tradizione attribuisce il merito di aver riunificato i villaggi preesistenti (Artigliano, Monasso e Bedogno, detti “delle tre sorti”) sotto un’unica città. Nonostante la difficile situazione pandemica, le chiese valenzane hanno festeggiato questi giorni, rispettando la tradizione. Abbiamo chiesto a don Giuseppe Bodrati, parroco della comunità di Valenza, di raccontarci come è andata.
Don Giuseppe, come è andata la festa di San Massimo?
«Direi molto bene, è stato un momento di comunità davvero bello. Quest’anno chiaramente l’abbiamo vissuto in tono minore, causa pandemia. Sabato abbiamo aperto alle 17 con il canto dei Vespri, seguito dall’accensione dei Ceri con assessori e consiglieri comunali, in sostituzione ai rappresentanti delle categorie. L’accensione è avvenuta davanti al busto di San Massimo, per l’occasione esposto all’altare del Crocifisso recentemente restaurato. Poi abbiamo celebrato la Messa presieduta dal nostro Vescovo».
E il giorno seguente?
«Domenica in tutte le chiese valenzane c’è stata la Celebrazione in onore del patrono. In Duomo, alle 10, abbiamo avuto anche la partecipazione di tutti i militi della Croce Rossa. Un momento molto toccante è avvenuto con la benedizione di un’ambulanza intitolata a Carlo Milanese, volontario recentemente scomparso e molto apprezzato dalla nostra comunità. Oltre alla Messa in Duomo alle 18.30, don Santiago Ortiz ha voluto celebrare la memoria di San Giovanni Bosco, alle 20.45, con una Funzione a cui hanno partecipato i ragazzi dell’oratorio e gli animatori».
Come stanno andando le vostre attività?
«Come tutti, le nostre iniziative sono fortemente limitate dalla pandemia. Per questo devo dire grazie ai catechisti che sono molto creativi. Il 31 di gennaio abbiamo avuto un incontro online dei nostri cresimandi e il Vescovo: circa 73 partecipanti, su un centinaio totale, hanno posto delle domande a sua eccellenza. Un bel momento di riflessione. Ai nostri ragazzi proponiamo un mini cammino in presenza: martedì 2 febbraio alle 20 abbiamo fatto un incontro sulla Candelora, mentre in occasione delle Ceneri dedicheremo loro una Celebrazione nel tardo pomeriggio. Tutto questo rispettando gli attuali regolamenti, e rimanendo aggiornati in caso di nuovi Decreti».
Ma è in preparazione qualcosa anche per la Quaresima…
«Sì, sempre per i cresimandi sono in preparazione cinque incontri, ognuno per ogni domenica di Quaresima, seguito dalla Santa Messa domenicale. Confidiamo nelle famiglie che hanno manifestato interesse, adesso siano coerenti alla partecipazione di queste iniziative. La maggior parte di questi incontri sarà presieduta da don Santiago, non solo in veste da sacerdote novello, ma anche da catechista. Tutto questo in preparazione, speriamo presto, alla Cresima. Per ultimo, vorrei ancora aggiungere questo…».
Lo aggiunga.
«Si sta pensando, proprio in onore di San Massimo, alla ricostituzione del Capitolo del Duomo di Valenza, che pare abbia gli statuti molto più antichi rispetto alla Cattedrale di Alessandria. Infine, stiamo già “studiando” qualche iniziativa estiva, con la speranza che la pandemia ci dia tregua e ci permetta di metterci in moto».