I giovani alessandrini ritornano ai campi

Coldiretti

I giovani alessandrini ritornano alla coltivazione dei campi. Le aziende agricole under 35 registrano sul territorio uno storico balzo del 14% in controtendenza rispetto all’andamento generale nel 2020 con la crisi provocata dall’emergenza Covid. Questo emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base delle iscrizioni al registro delle Imprese di Unioncamere relative al settembre 2020.
In provincia di Alessandria sono circa 400 le imprese giovani attive impegnate nel settore dell’agricoltura, un dato importante che sottolinea come l’agricoltura possa rappresentare la strada per il futuro di molti ragazzi.

«La presenza dei giovani sta rivoluzionando il lavoro nei campi, dove 7 imprese under 35 su 10 operano in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili» afferma il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco.

Un trend che rispecchia quello nazionale che vede l’Italia leader europea nel numero di imprese condotte da giovani, anche grazie alla svolta green nei consumi e nel lavoro favorita dalla pandemia.

Il risultato è che oggi 1 impresa su 10, condotta da giovani, svolge un’attività rivolta all’agricoltura e allevamento per garantire la disponibilità di alimenti sani e di qualità alle famiglie italiane in un momento drammatico per l’economia e l’occupazione.

«L’agricoltura è tornata a essere un settore strategico per la ripresa economica e occupazionale e lo hanno capito per primi i giovani che stanno tornando prepotentemente nelle campagne, spesso però, le nuove generazioni sono costrette a confrontarsi con sistemi formativi insufficienti, una burocrazia impenetrabile nel rapporto con la pubblica amministrazione, una diffusa diffidenza nei confronti della giovane età che si ripercuote dai percorsi di carriera all’accesso al credito fino ai ritardi infrastrutturali del Paese che si traducono in un gap competitivo sul mercato globale» aggiunge il direttore Coldiretti Alessandria, Roberto Rampazzo.

«La disponibilità di risorse finanziarie adeguate è il principale ostacolo allo sviluppo delle nuove imprese agricole condotte da giovani soprattutto perché la vera novità rispetto al passato sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze e non possono contare sul patrimonio aziendale familiare» commenta il delegato Giovani Impresa Alessandria, Fabio Bruno. L’agricoltura alessandrina ha bisogno della nuova linfa che le giovani generazioni sanno portare grazie a idee innovative che nascono da esigenze e sperimentazioni per poi concretizzarsi in veri progetti.

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