A 25 anni dalla morte di Giuseppe

Le scuole ricordano la vittima di mafia

«Giuseppe era un bambino innocente, la mafia fa solo del male» è il pensierino che Federico, un alunno della scuola primaria di Frugarolo che lunedì ha dedicato a Giuseppe Di Matteo, figlio di Santino, ucciso e sciolto nell’acido dalla mafia proprio l’11 gennaio del 1996.

Nel 25° anniversario della morte, ha voluto partecipare alla commemorazione anche l’Istituto Comprensivo “G. Pochettino” di Castellazzo Bormida, a cui fanno riferimento le scuole di Castellazzo, Bergamasco, Bosco Marengo, Frugarolo, Predosa e Sezzadio.

L’idea è di un’insegnante della scuola primaria di Frugarolo, Loredana Malvicino: così, attraverso un videomessaggio, preparato per gli alunni della scuola secondaria e della scuola primaria, dopo un’adeguata introduzione, la storia di Giuseppe Di Matteo è stata raccontata a tutte le scuole dell’Istituto. «È importante gettare piccoli semi nelle coscienze degli alunni, di sicuro qualcosa germoglierà» spiega la maestra. Il piccolo Giuseppe non è mai stato dimenticato.

Daniela Terragni

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