Raffreddore: quanto bisogna stare a casa?

La pediatra Sabrina Camilli

Non fa distinzione di zona rossa, arancione e gialla e colpisce tutti molto subdolamente: il raffreddore non fa sconti a nessuno. Nella scorsa puntata con la dottoressa Sabrina Camilli abbiamo imparato a conoscerlo meglio: sappiamo che è l’infezione delle prime vie aeree più frequente e diffusa e che a causarla sono agenti virali come i Rinovirus, i coronavirus e il virus respiratorio sinciziale (leggi anche La mia bimba ha il tampone positivo). La sua durata può variare dai due ai sette giorni e i sintomi più comuni sono naso chiuso, starnuti, gola irritata, generalmente accompagnati da febbre lieve. Nei bambini piccoli la febbre potrebbe arrivare anche ai 38° e il loro umore generale potrebbe essere “mogio”. Gli aspetti a cui i genitori devono prestare attenzione riguardano il muco: se si presenta chiaramente di colore grigio-verdastro, è facile che ci sia in corso una sovrapposizione batterica. Vediamo oggi allora come curarlo e soprattutto come prevenirlo.

Dottoressa Camilli, come si cura il raffreddore? Quali sono le terapie più efficaci?
«Purtroppo, non esiste una terapia efficace. Per evitare l’ostruzione nasale nei bambini più piccoli si consigliano i lavaggi di acqua salina, da utilizzare da sola o abbinata al bicarbonato e poi la successiva aspirazione delle fosse nasali. Sono assolutamente da evitare i vasocostrittori, per scongiurare i possibili effetti collaterali a livello cardiaco. Io personalmente con i miei pazienti utilizzo i sali tissutali o alcuni rimedi omeopatici. In alcuni casi può essere d’aiuto anche l’aerosol, sempre da fare con soluzione fisiologica».

Se un bambino ha il raffreddore, per quanto tempo conviene tenerlo a casa da scuola?
«Il bambino che ha il raffreddore dovrebbe stare a casa finché non è completamente guarito. Queste sono attualmente anche le indicazioni per l’emergenza Covid-19. Tenerlo lontano da scuola finché non è ben in salute è importante anche perché il bambino raffreddato comunque è più fragile e il raffreddore può essere il precedente per un’otite, una bronchite o una sinusite».

C’è un modo per prevenirlo?
«La prevenzione più efficace consiste nel lavare spesso le mani, una norma igienica estremamente valida e importante, non solo in epoca di pandemia. Bisogna fare attenzione anche all’uso improprio di fazzoletti di carta, bavaglini e tovaglioli, che possono essere veicolo di germi. Molto importante è anche mantenere una buona areazione dei locali, evitando però che i bimbi “congelino” altrimenti è più facile che le loro difese si abbassino».

Ricordiamo che tra gli alleati per il nostro organismo ci sono Lattoferrina, Sambuco (molti studi dimostrano che il suo estratto è molto efficace nell’ostacolare la replicazione virale dei virus influenzali e del Sars-Cov-2), Resveratrolo, Echinacea e Astragalo. E proprio sul sito di Voce trovate un articolo dal titolo “I preziosi alleati per l’autunno”, in cui la dottoressa Camilli li “racconta” uno per uno.

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