“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli
«Ho sentito una voce: guarirai. Un miracolo?». Racconto in breve una storia accaduta recentemente a Napoli, riportata dal giornale locale “Il mattino” al quale il beneficiato ha lasciato un’intervista.
Gianni Barone è primario di chirurgia generale dell’ospedale Fatebenefratelli di Napoli che si dichiara guarito “miracolosamente” dal coronavirus. Tra il 19 e il 20 marzo il medico ha la febbre alta, per sicurezza esegue il tampone che risulta negativo, ma la situazione peggiora nel tempo. Decide di mettersi in quarantena ed esegue un secondo tampone che è positivo. Sta sempre più male e chiama il 118. È ricoverato all’ospedale Cotugno.
Alla Tac emerge la polmonite bilaterale ai lobi superiori. Si provvede con la maschera di ossigeno e la somministrazione di antivirali. Non migliora e i medici che l’hanno in cura propongono di metterlo in terapia intensiva. Nella notte, prima di quella decisione, Gianni Barone ha una visione e sente una voce che gli dice: «Stanotte guarirai». È forse la voce di San Giovanni di Dio, il fondatore dell’Ordine dei Fbf, di qualche altro Santo o di persona sconosciuta? Non è possibile saperlo.
Stranamente la febbre scende e il mattino seguente il medico si sente molto meglio. Gli infermieri si stupiscono e la dottoressa che lo visita dichiara che la polmonite è sparita e secondo lei è stato un miracolo. Il primario esegue un altro tampone che risulta parzialmente positivo, ma clinicamente è guarito ed è dimesso. Lui continua a stare in quarantena, ma sta bene e ritiene straordinario ciò che gli è accaduto.
Credo che fatti così incredibili possano accadere dovunque e continueranno ad attirare l’attenzione della gente che, nello stupore, si pone molte domande. Com’è possibile che in brevissimo tempo si passi da una grave condizione di salute a una non più preoccupante, essere quindi giudicati “fuori pericolo”? Perché a questa persona e non a quell’altra succede qualcosa di straordinario? È forse la fede, sono forse le preghiere che aiutano a superare la crisi? Se la persona miracolata non ha fatto niente di speciale e non è cristiana credente è da considerarsi allora tanto fortuna?
Si può pensare che certi ammalati guariscano inspiegabilmente perché hanno grandi potenzialità interiori, come fiducia in sé stessi e nella scienza, coraggio, serenità, distacco dalla brutta realtà, forse la certezza di riuscire a superare le prove dolorose. Sono persone con difese immunitarie probabilmente superiori alla media. Di fronte al mistero bisogna essere comunque umili e consapevoli che il nostro parlare umano è imperfetto. Se siamo credenti sappiamo che la prima e l’ultima Parola spettano a Lui e a nessun altro.