“Il contrappello” di Paolo Massobrio
Su Avvenire di questa settimana ho voluto evidenziare il lato positivo del coronavirus: un cambiamento dello sguardo che riguarda tutti, arrivando a comprendere che l’orizzonte è il prossimo che ci sta accanto, anche il vicino di casa con il quale si è riscoperta una certa solidarietà (leggi anche Che fine faranno le botteghe?). Ho ricordato poi che Romano Levi, un mitico produttore di grappa piemontese, scriveva sulle sue etichette: «Siamo come angeli con una sola ala». E oggi, come mai, quest’immagine vale per l’intera umanità.
Con Carlin Petrini ho condiviso l’appello per un 25 aprile nel segno della libertà e della solidarietà, sotto il segno dell’hashtag #iorestolibero. Quest’anno, infatti, l’anniversario della Liberazione non può essere vissuto a partire dalle divisioni ideologiche, come è stato in passato, ma deve essere rivolto proprio agli ultimi, quelli senza dimora, che dormono sulle panchine.