L’emergenza sanitaria che attanaglia l’Italia il mondo intero ci obbliga a vivere situazioni inedite sotto tutti i punti di vista.
Le Chiese sono aperte, ma il cammino pastorale delle nostre parrocchie è “sospeso“. Siamo tutti a casa, seguendo con grande senso di responsabilità, le direttive del governo che dovrebbero portarci gradualmente fuori dal tunnel. In questi giorni, quanto mai è importante l’informazione su quello che sta accadendo in Italia, nella nostra regione, e sui consigli che ciascuno di noi deve avere per agire e comportarsi correttamente.
Un ruolo fondamentale lo svolgono i settimanali diocesani, che ci informano su quello che accade nelle nostre città e nei nostri paesi e sulle proposte che i vescovi attuano per le loro Chiese particolari. È bello vedere l’originalità delle tante proposte di preghiera e di vicinanza dei nostri vescovi e dei sacerdoti nei confronti delle loro comunità. Comprendo molto bene lo sforzo che si sta facendo in questa emergenza e anche le difficoltà che i giornalisti e le redazioni incontrano nello svolgere il loro servizio. Anche la distribuzione dei giornali rischia di subire contraccolpi per questo blocco quasi totale di ogni spostamento che non sia più che necessario.
In questo momento incoraggio tutti i direttori, i giornalisti e i collaboratori dei nostri settimanali diocesani a continuare nel prezioso servizio di informazione su ciò che accade sul territorio, nelle comunità e nelle nostre realtà diocesane. Attraverso i giornali, il sito online e i social viene raccontata la sofferenza di tante famiglie per la malattia e la morte dei loro cari, ma soprattutto emerge tutto il bene e la solidarietà che su fronti diversi si sta manifestando in questi giorni.
L’emergenza ci fa uscire dal nostro individualismo per aprirci di più alle sofferenze e ai bisogni degli altri. Abbiamo necessità anche di luce e di speranza, che ci aiutino a rendere meno pesanti le giornate della nostra gente. Rinnovo il mio ringraziamento a tutti gli operatori del settore dell’informazione per il prezioso servizio che svolgono a favore delle nostre comunità diocesane. La fine di questa emergenza non sarà sicuramente a breve, ma insieme, con l’impegno di tutti, ne usciremo, con tante riflessioni da fare in futuro e con atteggiamenti e visioni della vita e della nostra società che non saranno più come quelli di prima.
Il Signore dia a tutti forza, sostegno, coraggio e perseveranza in questo servizio di prossimità alla popolazione del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Casale Monferrato, 14 marzo 2020
+ Gianni Sacchi – Vescovo di Casale Monferrato
Delegato Cep per le Comunicazioni sociali