E gli anni passano… ma noi non siamo soli

Il punto di vista

Un cammino con Lui che prosegue

“Gesù non è venuto a insegnare una filosofia, un’ideologia… ma una via, una strada da percorrere con Lui, e la strada s’impara facendola, camminando. Sì, cari fratelli, questa è la nostra gioia: camminare con Gesù”. Sagge parole di papa Francesco! L’anno 2019 sta per terminare con il mio bagaglio di gioie, dolori, consolazioni. La salute fisica è sempre auspicabile, però mai quanto quella spirituale… Mi piace vivere e camminare, nonostante le fermate… Non sono sola durante il cammino perché Lui è con me e niente deve opprimermi; è compagno fedele che non mi abbandona mai. Non si stanca del mio lamento, non mi rimprovera quando sarebbe necessario, non si arrabbia se lo tradisco. Lui mi aspetta paziente e misericordioso. Sono una cristiana cattolica praticante che desidera essere credibile, ma non è facile… Credo nell’Amore fatto carne, uomo come noi, Dio con noi. Il Dio che ci dona il libero arbitrio: decidere di accettare le sue buone leggi, oppure rifiutarle. “Oggi più di ieri e meno di domani”: una crescita costante nel bene non c’è; a volte avanza il senso di mortificazione e di disagio perché prometto e non mantengo. Dopo i fallimenti chi può darmi coraggio per andare avanti?

Senz’altro Lui, ma anche chi lo rappresenta degnamente su questa terra. “Ama il prossimo tuo come te stesso”: io mi amo e sono consapevole d’essere una creatura umana con gli stessi difetti e le stesse virtù dei miei compagni di viaggio. “Se conosci te stesso, conosci anche gli altri”. Condivido lo sforzo comune di capirci di più dialogando e confrontandoci nel rispetto reciproco. C’è tanto da fare, anche sbagliando. Solo chi sta fermo non rischia, ma perde l’opportunità di crescere in umanità. “La Chiesa del grembiule”: è la sintesi del messaggio evangelico. Così è vivere da persone responsabili! La Chiesa siamo tutti noi, chierici e laici e ognuno di noi è servo non indispensabile e sostituibile in qualsiasi momento, ma i talenti personali, messi a disposizione della comunità, sono utili. Posso, voglio e devo aiutare il mio prossimo. Offro con sincerità le mie mani, le mie braccia, i miei piedi, il mio cuore a chi ne ha bisogno. Senza nessuna partita doppia. “Dare” e “avere” appartengono all’umano ragionare e non a quello divino. La Fede, la Speranza, l’Amore e la Gioia siano le mie cure quotidiane che mi fanno stare bene su questa terra fino a quando Lui vorrà. In questi giorni attendiamo la sua nascita, la festa delle feste, e lo accogliamo come veri cristiani, pietre vive che resistono, con il suo aiuto, a tutte le intemperie della vita. Affettuosi auguri per un santo Natale a tutti i lettori di Voce, agli amici “Simpatizzanti della catechesi di San Michele”, al Vescovo, monsignor Guido Gallese, ai sacerdoti della diocesi alessandrina e alla redazione di Voce. A papa Francesco, un grazie speciale perché ci è Padre generoso, nostra affidabile guida, e all’augurio natalizio uniamo quello per il suo 83° compleanno, che ha festeggiato il 17 dicembre.

Adriana Verardi Savorelli