Preso atto dello sviluppo assunto dalla telefonia mobile nei confronti di quella fissa tradizionale, le eccelse menti dirigenziali della Telecom, dopo aver ridotto l’azienda ai minimi termini, arrivando addirittura a cancellarne il nome, hanno pensato di risalire la china introducendo in tutte le principali città la “Fibra Ottica”, quasi fosse la panacea del secolo: ormai non c’è via in città che non sia attraversata dagli scavi per la posa dei cavi mirabolanti. È ovvio che perché tale innovazione procuri degli utili occorre venga acquisita dagli utenti e quindi adoperata, per cui si rende necessario reclamizzarla.
Cosa lodevole sarebbe stato indire una campagna pubblicitaria che chiarisse ai vecchi utenti telefonici: che cosa è la Fibra Ottica; perché la si vuole introdurre; quali vantaggi comporta nella fruizione dei servizi di internet, Google…; quali maggiori spese graveranno su chi la adotterà; e magari, quali utili l’azienda spera di distribuire ai propri azionisti; tutte cose forse ritenute un po’ obsolete da certi dirigenti che infatti hanno ideato una psichedelica pubblicità basata su : ballerini, maghi, cartoni animati, Gabibbo, e bambini, offrendo collegamenti in casa e fuori, con gratifiche di megabyte che, probabilmente avranno presa sugli utenti più giovani, ma che sui vecchi che non hanno desiderio di inseguire ansando le più celeri novità, non abbandoneranno il loro tran-tran, soprattutto se accompagnati da ingenti spese. Ormai tutti i giochi sono fatti, il futuro ci dirà se gli attuali manager in campo telefonico avranno avuto ragione.
Carlo Re