Martedì scorso sono stato a Mornese per un bel progetto sui luoghi di madre Maria Domenica Mazzarello, madre fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Arrivando ho subito confessato la mia ignoranza sulla vita della Mazzarello, così mi hanno subito raccontato con orgoglio alcuni episodi della sua vita accompagnandomi nei luoghi principali. È la storia di una ragazza piena di energie, diventata donna in un’epoca nella quale le donne non venivano considerate “all’altezza” e poi madre spirituale di migliaia di giovani, prima del suo paese e poi di tutto il mondo. Insomma, la storia di una Santa. Sono due gli elementi che mi sono rimasti impressi nel cuore: il primo è l’obbedienza a don Pestarino, sacerdote del paese che ha aiutato madre Mazzarello a modellare il suo carattere e la sua personalità per metterla a disposizione di Gesù nello stare con le giovani del tempo. Il secondo è proprio questa capacità di non farsi incastrare dalle abitudini del tempo e di “sovvertire” le regole sociali di quegli anni (metà Ottocento). Fondamentale nella storia di madre Mazzarello è l’incontro con don Bosco, non tanto perché le abbia suggerito qualche modalità particolare per stare con i giovani, ma perché guardandosi si sono riconosciuti e hanno riconosciuto l’uno nell’altra quella passione per Cristo, per la Chiesa e per i giovani in difficoltà. Don Bosco e madre Mazzarello sono stati due sovversivi della loro epoca, ma sovversivi con lo stile di Cristo che si fa uomo per “cambiare le regole del gioco” e condurci alla Salvezza.
Enzo Governale
@cipEnzo