La bottega di Caravaggio – La meraviglia e la gioia di scoprire la Bellezza

Caravaggio. L’urlo e la luce”. È questo il titolo della mostra che dal 30 marzo al 14 aprile vedrà esposte, nella chiesa di San Giacomo della Vittoria, 31 riproduzioni ad alta definizione di altrettanti capolavori di Caravaggio. Prodotta da Itaca e curata dal professor Roberto Filippetti, l’esposizione comprende anche un progetto di alternanza scuola-lavoro degli studenti di diverse scuole superiori di Alessandria. Ne abbiamo parlato con Angelo Teruzzi, direttore del Servizio per la Pastorale scolastica e dell’insegnamento della religione cattolica.

Professor Teruzzi, da dove nasce l’idea della mostra su Caravaggio?
«Il buon esito dell’iniziativa dello scorso anno sulla Cappella degli Scrovegni di Giotto ha mostrato il grande potenziale educativo di cui può essere carica un gesto di tal genere. Gli studenti che hanno partecipato alla sua realizzazione sono rimasti sorpresi nell’essere coinvolti come soggetti attivi, capaci di comprendere una grande opera d’arte del passato e di condividerne i contenuti con i visitatori. Per questo motivo i nostri uffici diocesani della Pastorale giovanile, della Scuola e delle Comunicazioni sociali hanno pensato di riproporre una iniziativa analoga, con la mostra su Caravaggio, in collaborazione con l’associazione culturale “Carlo Torriani” e con il sostegno del Csvaa. Anche quest’anno sono stati coinvolti studenti del liceo Scientifico “G. Galilei”, dell’IIS Saluzzo-Plana e dell’Alexandria international school, in un progetto di alternanza scuola-lavoro chiamato “La bottega di Caravaggio”».

L’ingresso di San Giacomo della Vittoria all’inaugurazione della mostra su Giotto, 7 aprile 2018

Quando sarà l’inaugurazione?
«Sabato 30 marzo alle ore 16, nella chiesa di San Giacomo della Vittoria, alla presenza delle autorità e del vescovo monsignor Guido Gallese. Mentre nello stesso giorno, alle 21, al Centro congressi di Cultura e sviluppo, in piazza Fabrizio De André 76, il curatore, Roberto Filippetti, presenterà la mostra offrendo una panoramica multimediale dell’intero percorso artistico di Caravaggio, con l’ausilio di un potente mezzo tecnico che permette di ammirare su maxischermo le riproduzioni delle tele, con zoom dinamici sui particolari anche più minuti».

Cosa scopriremo?
«La mostra itinerante, prodotta dalla società editrice e di promozione culturale Itaca, presenta il percorso creativo del pittore lombardo negli anni della svolta epocale, tra gli esordi romani e gli ultimi giorni napoletani, dal 1592 circa al 1610, attraverso la riproduzione a grandi dimensioni e ad alta definizione digitale di 31 opere, disposte in un percorso non cronologico, bensì tematico, dentro cinque stanze ideali. Emblematico è il titolo: “L’urlo e la luce”. Questo a sottolineare l’evoluzione del pensiero e della tecnica del Caravaggio: pittore della realtà “sporca e graffiata”, ma anche pittore “della luce della Grazia”, come afferma il professor Filippetti».

Una domanda un po’ provocatoria: alla sua età cosa la spinge a mettersi così in gioco?
«Potrei rispondere: “Che cosa c’entra l’età?” (sorride). Mi aspetto, come gli anni scorsi, di vedere sui volti degli studenti la meraviglia e la gioia di quando si vive insieme l’avventura della scoperta di cose belle, si costruisce un pezzo di esperienza di vita che rafforza la speranza e dà un sentimento di positività. In ogni esperienza del genere capita sempre qualche piacevole “imprevisto”, qualcosa di inaspettato. Ed è proprio questo che mi spinge ad affrontare questo “viaggio” culturale e umano».

Alessandro Venticinque

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