La newsletter: un nuovo strumento da usare in classe

Comunicazioni sociali

Articoli presi da Voce Alessandrina, video realizzati dall’ufficio comunicazioni sociali sulle tematiche più interessanti ma anche spunti trovati in rete per avere idee sempre nuove sugli argomenti da trattare in classe con gli studenti: tutto questo lo si trova in un’unica newsletter pensata apposta per gli insegnanti di religione di Alessandria. L’obiettivo delle Comunicazioni sociali è di facilitare la costruzione e la cura delle relazioni, mettendosi al servizio delle varie attività pastorali diocesane. Per questo motivo abbiamo pensato di ideare questo prodotto ad hoc per costruire uno spazio nel quale possiamo condividere strumenti ed esperienze e fare comunità.

La prima mail che inaugura questo servizio è stata spedita questo venerdì 1° ottobre: abbiamo cercato di selezionare temi adatte sia alla scuola dell’infanzia e primaria, sia alle scuole secondarie. Proviamo a rispondere ad alcune domande.

Che cosa dovrebbero fare gli insegnanti di religione con questa newsletter?

Leggerla, usarla in classe, inviarci i riscontri degli alunni, condividerla sui social, chiederci cosa desidererebbero trovare nella prossima, venire a dircelo di persona, in via Vescovado 3.

Le domande dei ragazzi.

Come alcuni di loro già ben sanno (cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i professori di religione che già hanno iniziato a rendersi disponibili a collaborare), vorremmo fare un servizio utile raccogliendo le domande dei loro alunni e facendo rispondere sacerdoti ed esperti della materia. Il nostro desiderio è quindi che questa newsletter diventi un modo per comunicare e mettere le informazioni in circolo.

Che cosa si trova nella prima puntata della newsletter?

L’intervista alla maestra di religione Federica Bellan, che dalle pagine di Voce ci ha raccontato le soluzioni creative che metterà in campo per accogliere al meglio i suoi piccoli studenti, la risposta di don Giuseppe di Luca ai quesiti degli studenti del liceo Classico Saluzzo Plana che ha raccolto il professor Leonardo Macrobio durante le sue lezioni e un video di don Alberto Ravagnani, un giovane sacerdote brianzolo molto amato dai giovani, salito agli onori della cronaca per aver dialogato con Fedez e molto attivo sui social network. Recentemente ha anche pubblicato un romanzo: “La tua vita e la mia” (edizioni San Paolo). Non mancherà poi il nostro video-commento al Vangelo, che per questa domenica 3 ottobre è a cura di don Gian Paolo Orsini (lo trovate a pagina 2). Se desiderate leggerla anche voi basta andare sul sito della Diocesi di Alessandria: nell’appuntamento settimanale “Cosa succede in Diocesi” troverete il link che vi porterà direttamente alla newsletter.

E nel corso dell’anno, che contenuti verranno proposti?

La mail di newsletter avrà cadenza quindicinale. Gli argomenti sono stati selezionati insieme ai professori di religione, per capire quali tematiche fosse più utile approfondire. Il 15 ottobre il tema sarà “Santi e defunti” mentre il 29 sarà la volta di San Baudolino. Per novembre (12 e 26 del mese) abbiamo in previsione di parlare di Avvento e Immacolata Concezione, per permettere ai docenti di lavorare con anticipo sui temi portanti del mese dopo. A dicembre ci concentreremo sul Santo Natale e sulla differenza tra regalo e dono.

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LA PAROLA AGLI INSEGNANTI

Quali bisogni e necessità avvertono i professori di religione, che per molti ragazzi sono l’unico appuntamento regolare con le questioni che riguardano la fede, l’esistenza di Dio e il senso della vita?

«Sicuramente un elemento importante è quello di fare squadra, o se vogliamo, comunità» ci racconta Carlotta Testa, che insegna religione all’Itis Volta. «Io trovo necessario per noi insegnanti di religione, in particolare dello stesso grado, ritrovarsi per avere dei momenti in cui “scambiare”: non soltanto contenuti ma proprio anche in termini di condivisione di idee, di visioni, di reazioni a quello che il mondo della scuola ci porta ad affrontare. Questo sarebbe davvero utile, perché poi è nello stare insieme che si riescono a portare le fatiche in maniera migliore. Come professoressa di religione mi sento di dire che c’è questa necessità, oltre a quella di capire meglio come affrontare le generazioni di oggi, che sono in costante cambiamento, con esigenze sempre più specifiche e con problematicità sempre maggiori».

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Zelia Pastore

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