Conoscete la teologia del trucco?

L’Editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,

su questo numero il nostro Vescovo ci racconta le novità che interesseranno a breve alcune parrocchie della nostra Diocesi. La prima è quella dei due nuovi parroci che si insedieranno nella zona che va da Castelceriolo a Isola Sant’Antonio, in sostituzione del compianto don Cesare Fossati: sono don Luciano Lombardi (che tutti noi conosciamo bene, in quanto padre spirituale del Seminario e ormai ex parroco nella comunità delle chiese del Centro) e don Gianluca Depretto, che arriva da Genova e che vi presenteremo sul prossimo numero.

La seconda novità riguarda le erigende unità pastorali, che saranno oggetto di un cammino sinodale e avranno lo scopo di mettere insieme le parrocchie affidandole a sacerdoti i quali, vivendo la comunione tra loro, siano in grado di coprire le diverse esigenze pastorali in maniera complementare. Un progetto, questo, nato per rispondere ai bisogni pastorali delle parrocchie, ma che richiede (come ci ricorda il Vescovo nell’intervista) «generosità e apertura» da parte di tutti, laici e consacrati.

Io aggiungerei anche «libertà, creatività e dialogo», tre parole che ho preso in prestito dal discorso che papa Francesco ha tenuto il 13 settembre a Bratislava davanti a una platea di vescovi e sacerdoti. Ha detto il Santo Padre: «Il centro della Chiesa non è se stessa. Usciamo dalla preoccupazione eccessiva per noi stessi, per le nostre strutture, per come la società ci guarda. E questo alla fine ci porterà a una “teologia del trucco”… Come ci trucchiamo meglio… Immergiamoci invece nella vita reale, la vita reale della gente e chiediamoci: quali sono i bisogni e le attese spirituali del nostro popolo? Che cosa si aspetta dalla Chiesa?».

La teologia del trucco: una formula strepitosa (e impietosa) con cui Francesco, ancora una volta, ci inchioda alle nostre responsabilità.

 

Andrea Antonuccio
direttore@lavocealessandrina.it

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