A Mario Luzi è stato dedicato il secondo degli incontri, molto partecipati, del ciclo “Poesia in biblioteca”, organizzato dal Centro di Cultura dell’Università Cattolica e dalla Università delle tre età (Unitre), con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio. Il presidente del Centro di cultura professor Renato Balduzzi, nel presentare il relatore, professor Gian Luigi Ferraris, ha ribadito l’importanza di incontri come questo per avvicinare sempre più persone, anche non addette ai lavori, alle voci poetiche del nostro Novecento, a partire dai testi. Davanti a un pubblico attento e numeroso, il relatore ha letto e commentato alcune poesie del poeta senese, mettendo in evidenza le tappe della sua lunga esperienza letteraria, caratterizzata da una continua capacità di sperimentazione e innovazione. Se il suo esordio è infatti nell’ambito dell’ermetismo, Luzi caratterizzò la sua poesia con la ricerca incessante di novità, ma sempre con la convinzione che la poesia è nel mondo e che il poeta coglie una verità comune a tutti gli uomini, si fa mediatore di verità. Il professor Ferraris ha sottolineato la musicalità, l’allusività e la ricchezza del lessico presente nei testi luziani, un lessico spesso elevato che denota una passione per la parola. La parola è il mezzo con cui Luzi si avvicina alla fede, alla Parola, in una continua ricerca di senso nelle pieghe dell’esistenza. Il prossimo e ultimo appuntamento del ciclo è per martedì 24 aprile, alle ore 17.30, sempre in via Volturno 18, con la professoressa Sylvia Martinotti, che leggerà e commenterà testi di Eugenio Montale.
Mario Luzi a «Poesia in biblioteca»
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