A Predosa ci saranno più controlli e trasparenza sui prelievi idrici. «Abbiamo chiesto all’Ato di apportare integrazioni e ampliamenti al sistema di controllo della falda idrica di Predosa» dice il sindaco Giancarlo Rapetti. «Così da avere a disposizione dati più completi e più strutturati, che siano di supporto alle decisioni in materia di gestione dell’esistente e di progettazione per il futuro». È in corso la procedura per il rinnovo della convenzione di cooperazione tra i 146 comuni dell’ambito. Rapetti ha esaminato con Ato e i sindaci di zona la bozza di convenzione. «L’incontro è stato anche occasione di approfondimento delle questioni strategiche riguardanti la situazione degli acquedotti e le carenze idriche in condizioni di siccità» continua Rapetti. A fine agosto i contatori dell’Amag hanno rilevato 6.099 litri al giorno erogati da Predosa ad Acqui, rispetto ai 4.545 del 2016. Sono invece 473 i litri erogati a Strevi, circa 300 litri a Castelnuovo Bormida e stessa somma a Rivalta. Ai paesi dell’ex acquedotto Val Badone sono andati 867 litri in aggiunta ai 1800 litri forniti dalle sorgenti locali. Vanno aggiunti anche i 500 litri al giorno per i comuni a monte di Acqui, che a fine agosto sono rimasti a secco. Sì a nuove condotte, ma bisogna migliorare le reti esistenti, per risparmiare acqua. «La falda di Predosa non può diventare fonte di approvvigionamento ordinario senza compromettere la propria natura di riserva strategica» conclude il sindaco di Predosa.
Prelievi idrici: più controlli a Predosa
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