Care lettrici, cari lettori,
questo numero di Voce è dedicato ai cinque anni di pontificato di papa Francesco (13 marzo 2013-13 marzo 2018). Un lustro, quello appena trascorso, che ci ha fatto conoscere meglio un uomo che i cardinali del Conclave sono andati a prendere “quasi alla fine del mondo”, come disse lo stesso Jorge Mario Bergoglio ai fedeli in piazza San Pietro, poco dopo essere stato eletto. Nel nostro paginone centrale troverete immagini, fatti e parole che provano a raccontare, ovviamente in modo parziale, un papa speciale. A Francesco non sono state risparmiate, in questi cinque anni, critiche e accuse (anche feroci, non ultima quella di eresia) da parte di sedicenti “custodi dell’ortodossia”. Gente, per intenderci, che ne sa, o pensa di saperne, più del Vicario di Cristo. Laici e consacrati, spesso anche in lotta tra loro, che non si sono accorti di quello che papa Francesco ha chiaramente evidenziato nel suo discorso ai partecipanti del convegno nazionale di Firenze del 2015: «Si può dire che oggi non viviamo un’epoca di cambiamento quanto un cambiamento d’epoca. Le situazioni che viviamo oggi pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Questo nostro tempo richiede di vivere i problemi come sfide e non come ostacoli: il Signore è attivo e all’opera nel mondo». Un vero e proprio cambiamento d’epoca: questa è la sfida, epocale appunto, “capitata” sulle spalle di Francesco. Un onere gravoso, anche se pieno di speranza, che attraverso la sua grande umanità il Papa ci chiede di condividere con lui. In amicizia.
Andrea Antonuccio