La nostra vita è piena di suoni, a volte li chiamiamo rumori a volte sono melodie che ci accompagnano e ci ricordano un evento, un incontro, un momento bello o difficile della nostra vita. Anche il rumore può essere piacevole, se richiama un senso più profondo, se risveglia ricordi del passato o se riconduce ad un esperienza.
Il rumore che siamo abituati a sentire la prima domenica di luglio in città è pazientemente sopportata da molti, perché fa parte della festa, perché a molti ricorda quando da piccoli guardavano
la sfilata sulle spalle del papà o quando da ragazzini erano parte del corteo con il loro scooter o la loro piccola moto.
Ma cosa diremmo se fosse solo rumore? Se non avesse un significato che va oltre il suo essere un suono? Solitamente siamo abituati ad associare al rumore la confusione di un momento, il rumore ha quindi una accezione negativa perché distrae. Questo vale anche nella comunicazione, riempire il vuoto con del rumore distoglie dalla verità, confonde le idee e non ci permette di arrivare al punto. Se invece diamo un senso al rumore che produciamo allora sarà comprensibile al nostro interlocutore. Il rumore è fastidioso sono se non viene compreso nel suo significato. A volte è giusto stare ad ascoltarlo.
Enzo Governale