«Una Chiesa che non cammina è un paletto di ferro piantato in un campo. Prende ruggine e basta»

Sinodo 2021-2023

Eccellenza, sabato 16 ottobre si aprirà il Sinodo dei Vescovi ad Alessandria con una Celebrazione in Cattedrale. Di che si tratta, e a chi si rivolge?

«Il Sinodo dei Vescovi, che si celebrerà a ottobre 2023, prende le mosse adesso perché il Papa desidera che tutta la Chiesa partecipi a questa consultazione per riflettere sul senso della sinodalità, cioè il “camminare insieme”. Ma come camminiamo insieme, e in che modo possiamo essere sinodali? Questo è importante, perché una Chiesa che non cammina è un paletto di ferro piantato in un campo: prende ruggine e basta. La Chiesa, invece, è qualcosa di vivo che cammina insieme. Parlare di sinodalità, dunque, significa parlare della modalità essenziale della Chiesa. Il Papa la intende così: se non sei sinodale significa che non c’è lo Spirito, e quindi non c’è Chiesa. Sinodalità è un camminare insieme per essere Chiesa. Questo Sinodo è importante perché ci fa capire quando siamo Chiesa».

Quindi bisogna camminare insieme.

«Anche quelli che fanno la StrAlessandria camminano insieme, ma questa non è giustamente un’attività ecclesiale. Tante persone fanno delle cose insieme, ma non necessariamente sono ecclesiali. Anche un concerto rock o una partita allo stadio vede delle persone che si radunano insieme, ma non è un’esperienza ecclesiale. Questo Sinodo allora vuole portarci a mettere a fuoco quando un’esperienza è ecclesiale, quando riusciamo a fare un percorso e camminare insieme. Il Sinodo dei Vescovi ha questo scopo, e noi per dare delle risposte cercheremo concretamente di fare qualcosa di sinodale, camminando insieme. E cercheremo di farlo sul tema delle unità pastorali che stiamo “lanciando”. Queste unità pastorali non sono un “decreto del Vescovo”, ma un cammino sinodale di Chiesa insieme, in cui ci saranno i preti che si occupano di decidere con me alcune cose riguardo il loro Ministero e le relazioni tra loro all’interno dell’unità pastorale. Poi il Consiglio pastorale diocesano sarà chiamato a vedere come suddividere le aree della Diocesi in unità pastorali, e poi ci saranno diversi cammini, di cui tutti sono chiamati a fare parte, per definire le unità, le loro attività e come cammineranno insieme. Facendo questo percorso, spero che si possano dare delle risposte su cosa voglia dire camminare insieme».

Andrea Antonuccio

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